Polemiche a un
mese del Referendum
(da il Messaggero Veneto del
22.2.2004)
"Strassoldo
attacca Marsilio: risponde alle lobby"
Il preseidente della Provincia di Udine contro l'assessore regionale:
reagisce così perché teme di perdere il referendum.
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Gabriele Marini
sindaco reggente di Gemona:
dichiarazioni imprudenti dell'assessore
Le affermazioni dell'assessore regionale Marsilio, esternate durante
l'incontro organizzato a Tarvisio sul tema dell'istituzione della
provincia dell'Alto Friuli, ha suscitato inevitabilmente anche reazioni
nel Gemonese. Il presidente del Comitato per il No Gabriele Marini, ha
infatti commentato: "Sono sorpreso delle dichiarazioni "imprudenti" di
Marsilio, in merito al fatto che la provincia si farà comunque, se non ci
sarà in pratica un plebiscito del no. Questo è in netto contrasto con
l'estrema prudenza dimostrata dal presidente della Giunta Illy, che in
precedenza invece ha sostenuto la necessità di rispettare le volontà dei
comuni interessati. Se da un lato - ha aggiunto - capisco la posizione di
Marsilio come amministratore carnico, ritengo dall'altro che la carica di
assessore regionale gli imponga di mantenere un certo equilibrio".
Ritornando sulle affermazioni dell'assessore regionale, Marini ha definito
"stravagante" l'imposizione di "una valanga di no" per abbandonare il
progetto della provincia: << Non credo - ha infatti spiegato il presidente
del comitato gemonese - che si possa ignorare un risultato che ridurrebbe
comunque la provincia a meno di 50mila abitanti: la Regione dovrà
rispettare le ragioni del sì e del no; dovrà tener conto del voto espresso
in Canal del ferro e Valcanale e Gemonese, se sarà prevalente il no, anche
ammesso che tutti i 39mila abitanti della Carnia votino sì>>. ____________ "La Regione vuole espropriare l'elettorato di un suo diritto"
____________ il pensiero di Claudio
Sandruvi "Conoscendo Marsilio anche come sindaco del Comune di Sutrio, di amministratore corretto e leale, non riesco proprio a capire una posizione così di parte. La sua funzione in questa occasione dovrebbe essere quella di salvaguardia e di rispetto per tutto il territorio regionale. Ma invece ciò accade. Sono stupito principalmente dalla dichiarazione sull'esito del referendum: obbligare gli eventuali Comuni in cui vincerà il no a far parte comunque della nuova Provincia contro la loro volontà, è un'affermazione che un amministratore non può e non deve fare. Perché così si arriva solamente a ulteriori lacerazioni e a quella inopportuna divisione tanto voluta da qualcuno"
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