15 luglio 2007 |
Stava percorrendo il sentiero che dalla cima del monte Chiampon scende a forcella Foredor, ieri mattina, verso le 9, quando è scivolato, precipitando per una cinquantina di metri e finendo in un ghiaione. Luigino Celotti, gioielliere 54enne residente a Buja, è morto sul colpo a causa dei gravissimi traumi riportati nella caduta. Era uscito da casa verso le 7 per andare ad allenarsi, come era solito fare alla domenica. Luigino Celotti, dopo aver raggiunto la cima del monte (quota 1709 metri), stava percorrendo la via del ritorno, a casa lo attendevano per 10. Probabilmente è inciampato lungo il sentiero ripido ed è scivolato per alcuni metri sul pendio erboso, poi è precipitato per una cinquantina di metri. E' accaduto ieri mattina, per recuperare il corpo è
intervenuto l'elicottero della Protezione civile. Precipita dal Chiampon, muore orefice di
Buja Era uscito di casa verso le 7 per andare ad
allenarsi, come era solito fare alla domenica. Luigino Celotti, dopo aver
raggiunto la cima del monte (a quota 1.709 metri), stava percorrendo la
via del ritorno, a casa lo attendevano per le 10. Probabilmente è
inciampato lungo il sentiero ripido ed è scivolato per alcuni metri sul
pendio erboso, poi è precipitato per una cinquantina di metri attraverso
una gola ed è finito in un ghiaione. La vittima Aveva partecipato a gare podistiche a Parigi e Berlino La sua passione per il podismo e le sue capacità atletiche lo avevano portato a cimentarsi con successo in gare e maratone ovunque in Italia, ma anche a Berlino, a Parigi e a Londra. Luigino Celotti era appassionato di sport e non perdeva un'occasione per partecipare a una marcialonga, una maratona, o a uscire anche solo per una camminata in montagna. << Ogni domenica - spiegano i familiari - usciva presto di casa per andare ad allenarsi e tornava nella tarda mattinata >>. Gioviale, atletico, affabile, Celotti era molto
conosciuto i paese anche per la sua attività. A fondare l'orifecireia
Celotti era stato il padre, Rodolfo, poi, dopo la sua morte, Luigino aveva
proseguito l'attività paterna, occupandosene con i familiari e il cognato.
Abitava con la moglie Marina, i figli Diana di 18 anni e Lorenzo di 12
anni, al secondo piano dello stabile di Ursinins Piccolo dove ha sede il
negozio, che vende articoli di orologeria, gioielleria e da regalo.
Progettavano di trasferirsi presto nella nuova casa a Buja. articoli di Alessandra Ceschia
pubblicati sul Messaggero Veneto del 16 luglio 2007 |