15 luglio 2007


Luigino Celotti, 54 anni, si allenava su un sentiero
Orefice di Buja scivola e muore sul Chiampon

 Stava percorrendo il sentiero che dalla cima del monte Chiampon scende a forcella Foredor, ieri mattina, verso le 9, quando è scivolato, precipitando per una cinquantina di metri e finendo in un ghiaione. Luigino Celotti, gioielliere 54enne residente a Buja, è morto sul colpo a causa dei gravissimi traumi riportati nella caduta. Era uscito da casa verso le 7 per andare ad allenarsi, come era solito fare alla domenica. Luigino Celotti, dopo aver raggiunto la cima del monte (quota 1709 metri), stava percorrendo la via del ritorno, a casa lo attendevano per 10. Probabilmente è inciampato lungo il sentiero ripido ed è scivolato per alcuni metri sul pendio erboso, poi è precipitato per una cinquantina di metri.

E' accaduto ieri mattina, per recuperare il corpo è intervenuto l'elicottero della Protezione civile.
Al lavoro anche volontari e militari del soccorso alpino.

Precipita dal Chiampon, muore orefice di Buja
Luigini Celotti aveva 54 anni: è scivolato mentre si allenava facendo trekking su un sentiero
 

 Era uscito di casa verso le 7 per andare ad allenarsi, come era solito fare alla domenica. Luigino Celotti, dopo aver raggiunto la cima del monte (a quota 1.709 metri), stava percorrendo la via del ritorno, a casa lo attendevano per le 10. Probabilmente è inciampato lungo il sentiero ripido ed è scivolato per alcuni metri sul pendio erboso, poi è precipitato per una cinquantina di metri attraverso una gola ed è finito in un ghiaione.
 Sono stati alcuni escursionisti per percorrevano lo stesso sentiero, poco dopo, a notare il corpo dell'uomo e ad allertare la centrale operativa del 118. In azione i volontari del Corpo nazionale del soccorso alpino di Gemona che si sono recati sul posto con l'elisoccorso. Vista la difficoltà a raggiungere il luogo piuttosto impervio, infatti, l'equipe medica e quella dei tecnici del soccorso alpino sono state trasportate in quota dall'elicottero. Quindi sono intervenuti i militari della Guardia di Finanza di Tolmezzo. Una squadra di sette uomini è stata calata con il verricello a quota 1300 metri, dove Luigino Celotti giaceva ormai privo di vita. Imbragato e issato sull'elicottero della protezione civile, il corpo  dell'uomo è stato trasferito all'obitorio dell'ospedale di Gemona.
  Difficile l'intervento di recupero, al quale hanno partecipato i volontari del soccorso alpino, i militari della Guardia di Finanza e l'èquipe medica: sono rimasti impegnati fino alle 12.40 e hanno dovuto ricorrere a sofisticate tecniche alpinistiche per operare in una zona difficile da raggiungere. Ad occuparsi dei rilievi sono stati i carabinieri di Tolmezzo.

La vittima

Aveva partecipato a gare podistiche a Parigi e Berlino

  La sua passione per il podismo e le sue capacità atletiche lo avevano portato a cimentarsi con successo in gare e maratone ovunque in Italia, ma anche a Berlino, a Parigi e a Londra. Luigino Celotti era appassionato di sport e non perdeva un'occasione per partecipare a una marcialonga, una maratona, o a uscire anche solo per una camminata in montagna. << Ogni domenica - spiegano i familiari - usciva presto di casa per andare ad allenarsi e tornava nella tarda mattinata >>.

Gioviale, atletico, affabile, Celotti era molto conosciuto i paese anche per la sua attività. A fondare l'orifecireia Celotti era stato il padre, Rodolfo, poi, dopo la sua morte, Luigino aveva proseguito l'attività paterna, occupandosene con i familiari e il cognato. Abitava con la moglie Marina, i figli Diana di 18 anni e Lorenzo di 12 anni, al secondo piano dello stabile di Ursinins Piccolo dove ha sede il negozio, che vende articoli di orologeria, gioielleria e da regalo. Progettavano di trasferirsi presto nella nuova casa a Buja.
    Il sindaco di Buja Luca Marcuzzo ha appreso con sgomento la notizia che, ieri, in breve tempo, ha fatto il giro del paese: << Celotti era molto conosciuto nella comunità, sia per la sua passione e i suoi successi sportivi - ha commentato il primo cittadino -. Era un uomo serio e laborioso, si allenava frequentemente, conosceva i sentieri montani della zona e non era certo uno sprovveduto o un uomo avventato >>.
Ancora da definire la data dei funerali, la famiglia dovrà infatti attendere il nulla osta del magistrati

articoli di Alessandra Ceschia pubblicati sul Messaggero Veneto del 16 luglio 2007