Stanno per iniziare
i lavori di parziale demolizione delle murature ottocentesche appartenenti
all'edificio delle ex carceri: proprio di questi giorni infatti il
funzionario responsabile dell'ufficio opere pubbliche del comune, ingegner
Edoardo Vales, ha affidato all'impresa Intercultura gli scavi archeologici
riguardanti il sedime dell'edificio, che, come le stesse demolizioni,
precederanno gli interventi edili previsti nel 5° lotto (che non sarà
l'ultimo) della ricostruzione di uno dei simboli gemonesi distrutti dal
sisma del '76.
Solo una volta ultimati gli scavi, il cui termine è previsto
entro il prossimo mese di maggio, il professionista incaricato, l'ingegner
Giglio, potrà procedere alla redazione del progetto esecutivo. Questo 5°
lotto prevede <<la completa riedificazione dell'edificio delle carceri -
ha affermato il sindaco Gabriele Marini -. I ritrovamenti archeologici
della precedente campagna di scavi, vincoleranno i piani sotterranei, che
non potranno essere utilizzati, come ipotizzato in un primo tempo, come
vani tecnici, poiché non è possibile demolire le vecchie fondazioni
(trecentesche e cinquecentesche). Saranno condizionati dalla presenza di
antiche murature anche il primo e il secondo piano dell'edificio che sta
per essere ricostruito - ha aggiunto Marini -, per cui di fatto rimarranno
liberi da vincoli dettati dalle preesistenze soltanto i tre piani
superiori >>.

Il sindaco conferma che sono già state prese in
considerazione - in seno alla giunta, alla conferenza dei capigruppo
consiliari e alla commissione di esperti appositamente costituita - le
possibili destinazioni d'uso della struttura: <<L'idea è quella di
ospitarvi ad esempio eventi culturali e mostre, non escludendo i classici
servizi rivolti in particolare ai turisti. Prevediamo inoltre - ha
annunciato - di risistemare i giardini orientati verso la sottostante via
Bini ed il relativo ingresso al colle >>.
Non costituisce un problema la spesa prevista per
questo lotto di lavori che ammonta a circa 2 milioni e 600mila euro, già
stanziati dalla Stato; Marini conta dunque di procedere all'appalto entro
la fine dell'anno. Già si parla, come sopra accennato, di ulteriori altri
2 lotti: << Per il sesto - fa sapere Marini - abbiamo presentato richiesta
di finanziamento al Provveditorato alle Opere Pubbliche: oggetto ne
saranno la ricostruzione della torre dell'orologio e dei vari sotterranei,
la sistemazione del cortile e le mura perimetrali per un costo presunto di
6 milioni di euro. Il 7° lotto infine - ha concluso il sindaco - la spesa
presentata di 5 milioni di euro sarà destinata alla sistemazione esterna
degli storici giardini e degli accessi >>.
Natalina De Pascale
articolo pubblicato sul
Messaggero Veneto di Udine di venerdì 8 aprile 2005 |