I consiglieri della Valcanale dicono NO
| << Una nuova provincia dell'Alto 
      Friuli ? No grazie >>. Questo il parere di molti consiglieri della 
      Valcanale e del Canal del ferro, alcuni seduti tra le file del centro 
      sinistra altri tra quelle del centro destra; molti comunque in contrasto 
      con le posizioni assunte dai sindaci dei propri comuni. << Pur rispettando 
      la voglia di autonomia della gente carnica - ha comentato il vice sindaco 
      di Chiusaforte, Luigi Marcon - non condivido questo progetto suicida 
      calato dall'alto che mira a disgregare il Friuli, a tutto vantaggio di 
      Trieste. A prescindere dall'esito - aggiunge - questo referendum ha già 
      raggiunto un risultato negativo: la divisione dell'Alto Friuli. Sono 
      comunque convinto, vivendo a contatto con la gente, che gran parte della 
      popolazione residente nel Canal del Ferro ed in Valcanale apporrà un NO 
      deciso sulla scheda referendaria >>. 
       Contrario alla creazione di un nuovo ente anche il consigliere di Malborghetto Giancarlo Pezzetta, che sottolinea: << Ci viene chiesto di comprare uno scatolone vuoto e di decidere solo in un secondo momento con che cosa riempirlo. Non sappiamo ancora con certezza quali saranno le competenze, le risorse ed i confini di questa provincia >>. Anche per il consigliere di Pontebba, Giorgio Cappellaro, risulta difficile esprimersi a favore di un ente senza certezze, che porterà all'isolamento del territorio e che diminuirà la forza rappresentativa della Valcanale e del Canal del ferro a favore della Carnia. << Vorrei sapere se i carnici, dopo il 21 marzo - scherza Cappellaro - avranno ancora il coraggio di fare il tipo per l'Udinese ". Anche i Democratici di sinistra tarvisiani hanno nettamente bocciato la nuova provincia, sia sul piano economico, che territoriale, amministrativo e burocratico>>.  | 
    
Tiepolo: <<La montagna sarà ancora più isolata>>
| << Dico No alla 
      nuova provincia dell'Alto Friuli perché non accetto di essere cancellato 
      definitivamente dalla Provincia di Udine, ente quest'ultimo legittimamente 
      sancito dallo Stato Italiano>>. Questo il pensiero del sindaco di Paularo, 
      Sergio Tiepolo, uno dei cinque primi cittadini, insieme a quelli di Gemona, 
      Forgaria, Montenars ed Artegna, che fin dall'inizio si è schierato contro 
      la provincia dell'Alto Friuli. << Non sarà una vera provincia, sarà 
      regionalizzata, e porterà all'isolamento della montagna. I precedenti del 
      passato (vedi Comunità montana ndr) - spiega Tiepolo - dimostrano che noi 
      in Carnia non siamo in Grado di gestirci autonomamente, perché non 
      riusciamo ad assumere una posizione comune >>. Secondo il sindaco di Paularo la nuova provincia dell'Alto Friuli andrà ad accontentare gli scontenti e gli sconfitti della politica regionale. <<In queste settimane di dibattiti, nessuno del comitato promotore è stato in grado di spiegare quali saranno le risorse e le competenze reali di questo nuovo ente per cui andremo a votare il prossimo 21 marzo. Non è corretto illudere la gente con promesse slogan. Questa provincia dell'Alto Friuli - continua Tiepolo - sarà un carrozzone che comporterà un notevole sperpero di denaro a tutto vantaggio dell'interland triestino. Rischiamo di perdere la nostra identità>>. 
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articoli apparsi sul Messaggero Veneto del 19 marzo 2004